Grazie alla sua sottile intelligenza, al suo fare sofisticato, talvolta volubile ma perfetto e lezioso nei modi, Anna Bolena, anche a distanza di secoli, viene considerata una delle donne più scaltre della storia.
Per lei, il re inglese Enrico VIII ripudiò la sua prima moglie, la spagnola Caterina D’Aragona. Per lei, ruppe i rapporti con la Chiesa di Roma, autoproclamandosi capo dello stato e della Chiesa e venne scomunicato dal papa, che gli negò l’annullamento delle prime nozze per sposarla.
Fu l’origine del cosiddetto Scisma anglicano e della nascita della Chiesa d’Inghilterra.
Anna Bolena è stata una donna intraprendente, una dote rara per un personaggio femminile di quell’epoca. Una donna che ha compiuto delle scelte e deciso il proprio destino.
Tenne il suo futuro marito per ben sei anni sulla corda, prima di cedere e dirgli sì. Per ottenere la corona di regina d’Inghilterra, non esitò a promettergli il figlio maschio da lui tanto voluto e che poi non arrivò mai.
Enrico VIII la sposò in gran segreto nel 1533, a gennaio, diventando bigamo. Nove mesi dopo, il 7 settembre nacque Elisabetta I (la Regina vergine, il cui regno fiorente e prospero passò alla storia come “era elisabettiana”) e per il re fu una grande delusione.
Dopo, la coppia, visse un aborto e la nascita di un figlio maschio nato morto.
Ormai la stella di Anna si era definitivamente offuscata. Malvoluta da sempre dal popolo e dalla nobiltà, fu accusata d’infedeltà coniugali, incesto con il fratello George e riti di stregoneria.
Trovò la morte per decapitazione il 19 maggio del 1536 nel cortile della Torre di Londra, dove si trova ancora la sua tomba.
Il giorno dopo Enrico VIII si fidanzerà con Lady Jane Seymour di cui nel frattempo si era invaghito fino a perderne la testa, il 30 maggio lei diventerà la sua terza moglie.