Alla Bartlett School of Architecture di Londra si insegna che per salvare le città, bisogna piantare alberi

Alla Bartlett School of Architecture di Londra si insegna che per salvare le città, bisogna piantare alberi

Si divide tra gli studi di Madrid e Londra, insegna alla Bartlett School of Architecture di Londra, da anni, con passione. Izaskun Chinchilla è un architetto che si è fatto conoscere negli ultimi mesi per il suo progetto la “città dei 15 minuti”: in ogni città, tutto ciò di cui abbiamo necessità (scuola, uffici, parchi, studi medici, negozi) è a un quarto d’ora a piedi o in bicicletta. Città come Barcellona, Bogotà e altre lo stanno già sperimentando. E’ una vision della vita urbana che dà spazio e precedenza ai pedoni e ai ciclisti, alle ristrutturazioni piuttosto che alle nuove costruzioni, alle infrastrutture e ai servizi. Le aree urbane così progettate saranno in grado di affrontare meglio i cambiamenti climatici e le possibili future pandemie. Le città non possono essere demolite per poi essere ricostruite. Ma possono essere migliorate, rendendole vivibili e sostenibili.

Durante il lockdown, con meno emissioni, abbiamo imparato a respirare un’aria più pulita. Lavorando da casa, abbiamo dedicato meno tempo allo spostamento quotidiano, abbiamo riassaporato il piacere di camminare all’aria aperta e per piccoli negozi.Riprogettare le nostre città ci consentirà di rispettare l’ambiente e proteggere il clima.

Per Chinchilla, ridurre il numero di auto in circolazione sulle nostre strade significa ridurre gli spazi da adibire a parcheggio. Spazi, circa il 10%, che potrebbero essere utilizzati per piantare alberi, realizzando intere aree urbani eco-green. Anche così, però, gli spazi verdi saranno sempre troppo piccoli e sparsi, e quindi poco efficaci. Per questo, è importante che tutti gli spazi pubblici siano circondati da vegetazione varia e pavimentazioni permeabili all’acqua e che tutte le case siano rese più green colorando di verde i tetti e trasformando i balconi in giardini fioriti.