Cyberbullismo: se lo conosci, lo combatti

Cyberbullismo: se lo conosci, lo combatti

I giovani, oggi più che mai, vanno educati alle nuove tecnologie digitaliper comprendere appieno l’utilizzo e la portata degli strumenti in loro possesso e, soprattutto, vanno sensibilizzati a comportamenti non violenti

Con l’entrata nel 2017 della nuova legge contro il cyberbullismo, vengono indicate le misure di natura preventiva ed educativa da attuare in ambito scolastico nei confronti dei minori che commettono atti di bullismo, qualunque sia il ruolo svolto nell’episodio di isolare un minore o un gruppo di minori.

La scuola assume un ruolo chiave nella promozione di attività preventive, educative e ri-educative tutto l’anno, e non solo in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo istituita dal Miur il 7 febbraio, giorno in cui tutte le scuole sono chiamate a dire NO al bullismo e a dedicare la giornata ad azioni di sensibilizzazione rivolte agli studenti e alle loro famiglie.

Le azioni di tutela ed educazione sono rivolte sia nei confronti delle vittime degli episodi di cyberbullismo che dei responsabili dei gesti di bullismo in ambito scolastico.

Come riconoscere un cyberbullo

Solitamente ha un profilo fake, si nasconde dietro l’anonimato. E’aggressivo nei confronti dei suoi coetanei e degli adulti, è incurante delle regole, non è in grado di gestire le proprie emozioni e fatica a relazionarsi. Agisce spesso per noia o per frustrazione, dietro ai suoi comportamenti aggressivi si nasconde una persona debole e insicura. Per sentirsi più forte, porta dalla sua parte il gruppo, spingendolo ad accanirsi sulla vittima. 

Cosa fare se sei vittima di cyberbullismo

  • Se hai più di quattordici anni, blocca chi ti infastidisce e segnalacontenuti inappropriati o che ledono la tua persona e inoltra un’istanza al gestore del sito internet o del social media per chiedere l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti offensivi. Entro 24 ore I contenuti dovrebbero essere rimossi, qualora non accadesse, la stessa richiesta va inoltrata al Garante per la protezione dei dati personali (email per la richiesta: cyberbullismo@gpdp.it).
  • Sui social, imposta sempre la privacy delle foto, cosicchè non possano essere viste da soggetti sgraditi.
  • Per superare questo momento, fidati di un genitore o di un insegnante, che saprà ascoltarti senza giudicarti e senza sottovalutare I gesti compiuti nei tuoi confronti.
  • Butta fuori le tue emozioni, condivi le sensazioni più tristi, quelle che ti rendono impotente e vittima, per diventare attore del tuo cambiamento.

Un genitore può sostenerti e aiutarti a non avere paura di tornare a scuola, a recuperare l’autostima persa, a coltivare le passioni smarrite e abbandonate e magari ad ampliare la cerchia delle amicizie. Un genitore, se è il caso, può rivolgersi direttamente alla polizia e salvarti.